Il Centro IGEA è una struttura di eccellenza per il trattamento di ulcere con difficoltà di cicatrizzazione, ossia quelle lesioni che non diminuiscono di almeno del 40% della loro superficie nelle prime quattro settimane. Le persone più a rischio di incorrere in un problema di ulcera sono i diabetici, i cardiopatici e gli arteriopatici. Presso il Centro IGEA abbiamo sviluppato un percorso specifico per il trattamento delle ulcere che aiuta molti pazienti a ritrovare la serenità e a sconfiggere il dolore. Durante la prima visita vengono effettuati un attento accertamento e la raccolta di dati necessari a prendere le più adeguate decisioni diagnostiche e terapeutiche.
Terapie rigenerative
Centro Ulcere
Ozono Terapia Rigenerativa
L’utilizzo combinato dell’ossigeno ozonoterapia e medicazioni avanzate riduce notevolmente i tempi di guarigione delle ulcere rendendo migliore la qualità di vita del paziente. Stimola, incrementa e rende più fluida la circolazione sanguigna a livello periferico. Il primo effetto è legato ad un’immediata e notevole riduzione del sintomatologia dolorosa dopodiché si assiste gradualmente ad un miglioramento dei segni obiettivi (riduzione dell’edema) ed un allentamento dei valori pressori delle vene e delle arterie.
Camera Madeyski
Presso il Centro IGEA è disponibile la Camera Normobarica Distrettuale o Camera Madeyski per il trattamento di piaghe e ulcere cutanee tramite ossigenoterapia. L’utilizzo del dispositivo permette di apportare notevoli benefici ai tessuti devitalizzati dal momento che viene diffuso ossigeno umidificato direttamente sulla lesione. La Camera di Madeyski è certificata per uso ospedaliero o ambulatoriale e per uso domiciliare. Consente l’applicazione locale della terapia eseguita in camera iperbarica a patologie ad estensione limitata con il vantaggio di non avere controindicazioni assolute. Non si lavora quindi introducendo tutto il corpo nella camera iperbarica ma soltanto la parte del corpo che abbisogna della ossigenoterapia. Vengono quindi a cadere tutte le controindicazioni.
Le Tipologie di Ulcere trattate
Piede Diabetico
La malattia del piede diabetico è una delle complicanze più gravi del diabete mellito e porta ad ulcere. Il percorso di cura del piede diabetico viene definito durante la prima visita considerando il quadro clinico generale del paziente. È fondamentale valutare la presenza di neuropatia e arteriopatia periferica. Inoltre, attraverso esami non invasivi quali il test del monofilamento, l’Ossimetria Transcutanea, Laser Doppler Flussimetria, l’esplorazione dell’osso esposto, l’estensione dell’area della lesione e la presenza di infezione, e con la classificazione WIFi (Wound, Ischemia, Foot infection), si valuta il rischio di amputazione entro un anno. Questa valutazione è fondamentale per capire quale può essere il trattamento più appropriato e con quale grado di urgenza dobbiamo agire per salvare l’arto. È importante quindi intervenire tempestivamente.
Le Ulcere da Pressione o da Decubito
Le ulcere da decubito sono lesioni localizzate nella cute e/o nel tessuto sottostante, in cui i tessuti sono compressi tra prominenze ossee e superfici dure. Le ulcere da pressione sono causate da elevata/prolungata compressione, o da forze di taglio o stiramento, le quali determinano uno stress meccanico ai tessuti e la strozzatura dei vasi sanguigni. Chiunque può sviluppare un’ulcera da pressione, ma sono a rischio più elevato gli anziani, le persone allettate, affette da paralisi e i pazienti denutriti.
Le Ulcere Vasculitiche
L’ulcera reumatica o vasculitica è una ferita dinamica che tende ad evolvere nel tempo. Questo tipo di ulcera è causata da un processo infiammatorio che interessa i vasi sanguigni di ogni calibro e in varie sedi. L’ulcera reumatica o vasculitica può manifestarsi a tutte le età, più facilmente in pazienti con malattie reumatiche. In questi casi, il sistema immunitario attacca i propri vasi sanguigni, causandone l’occlusione; di conseguenza, la zona irrorata da quel vaso va in necrosi. Solitamente, per le ulcere vasculitiche si prediligono medicazioni non traumatiche. L’utilizzo dei bendaggi dipende dalla fase in cui la lesione si trova.
Scarica qui le foto delle Ulcere pre e post trattamento
Le Lesioni Arteriose
Le lesioni arteriose si sviluppano a seguito di un danno alle arterie che causa la mancanza di flusso sanguigno ai tessuti. La riduzione dell’apporto di sangue ha come risultato la mancanza di ossigeno e di nutrienti, quindi il danno si manifesta con comparsa di lesioni e difficoltà a cicatrizzare. Le lesioni arteriose si formano spesso sul lato esterno della caviglia, sul piede, nel tallone o nelle dita dei piedi. Possono formarsi anche in altre aree del corpo, soprattutto nelle estremità (dita delle mani, punta del naso). Il percorso di cura prevede l’individuazione del trattamento migliore per ogni caso specifico.
Le Lesioni Venose o linfatiche
Le lesioni venose sono il tipo più comune di lesione alle gambe. La causa principale è il danneggiamento delle vene. Le cause del danno alle vene sono molteplici: vene varicose, ipertensione venosa, trauma, fratture o lesioni, obesità, disturbi della coagulazione, trombosi venosa profonda, insufficienza cardiaca o gravidanza. Per le lesioni di tipo venoso esiste un percorso dedicato, che comprende la valutazione caso per caso, per ottenere poi un parere sull’utilità di eseguire dei cicli di linfodrenaggio, pressoterapia e riabilitazione per migliorare il ritorno venoso.
Le Ulcere da Trauma
L’ulcera post traumatica è una ferita aperta causata da traumi meccanici quali ferite da taglio o punta, o da traumi termici come le ustioni o il congelamento. Nella maggior parte dei casi si presenta con un danno della pelle a livello superficiale ma a volte può coinvolgere anche tessuti profondi. Le ulcere da trauma si possono sviluppare in qualsiasi parte del corpo e sin dalle prime cure è necessario l’utilizzo di garze sterili per la pulizia, soluzione salina e solo se necessario, l’utilizzo di antisettici. Identificare il giusto trattamento di una ferita aperta può fare la differenza tra recupero rapido e guarigione prolungata, cicatrici in eccesso, dolore intenso, aumento del rischio di infezioni.